
La novità e la complessità del periodo di emergenza che stiamo attraversando ha inevitabilmente interessato il mondo scolastico che, attraverso la didattica online, continua a perseguire i propri obiettivi formativi ed educativi. La chiusura delle scuole dovuta all’attuale emergenza sanitaria ha infatti reso necessario il ricorso a modalità di didattica a distanza trovando un sistema scolastico in buona parte impreparato e solo in parte abituato all’utilizzo della tecnologia.
Insegnanti e famiglie si sono trovati così a dover fronteggiare una situazione nuova e complessa che ha richiesto impegno e sforzo nella riorganizzazione di tempi e modalità da parte di entrambi.
“Nella consapevolezza che nulla può sostituire appieno ciò che avviene, in presenza, in una classe, si tratta pur sempre di dare vita a un “ambiente di apprendimento”, per quanto inconsueto nella percezione e nell’ esperienza comuni, da creare, alimentare, abitare, rimodulare di volta in volta”
In particolare la nota ministeriale del 17 marzo 2020 ricorda di porre particolare attenzione agli studenti con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA):
“Occorre dedicare, nella progettazione e realizzazione delle attività a distanza, particolare attenzione alla presenza in classe di alunni in possesso di diagnosi rilasciata ai sensi della Legge 170/2010, e ai rispettivi piani didattici personalizzati. La strumentazione tecnologica, con cui questi studenti già hanno di solito dimestichezza, rappresenta un elemento utile di facilitazione per la mediazione dei contenuti proposti. Occorre rammentare la necessità, anche nella didattica a distanza, di prevedere l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi, i quali possono consistere, a puro titolo esemplificativo e non esaustivo, nell’utilizzo di software di sintesi vocale che trasformino compiti di lettura in compiti di ascolto, libri o vocabolari digitali, mappe concettuali. Si richiama integralmente, ad ogni buon conto, il Decreto ministeriale 5669 del 12 luglio 2011 e le relative Linee Guida. “
Per riassumere la scuola deve rispettare i Piani Didattici Personalizzati (PDP) prevedendo l’utilizzo di tutti gli strumenti compensativi e dispensativi previsti per lo specifico studente. Inoltre ricordiamoci come questo, in quanto strumento dinamico, può essere integrato e modificato in corso d’opera proprio per andare incontro alle specifiche esigenze e bisogni dell’alunno.
La scuola in questa sfida deve essere consapevole che per gli studenti con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) , ma più in generale per ogni allievo, molti aspetti di questa nuova modalità di didattica possono costituirsi come occasioni di potenziamento e di acquisizione di strategie più funzionali, come anche ulteriori ostacoli o difficoltà.
La scuola deve quindi essere attenta nel raccogliere gli specifici bisogni e nel progettare e implementare le migliori risposte operative possibili. Per facilitare il raggiungimento di questo importante obiettivo, la relazione tra scuola e famiglia, viste le inevitabili fatiche di entrambe le parti e la delicatezza del momento attraversato, dovrebbe essere il più possibile libera da conflitti e finalizzata principalmente alla collaborazione.
Inoltre, consapevoli che molti studenti non possiedono un PC, segnaliamo questo contributo della Regione Lombardia con cui sono previsti contributi straordinari anche per l’acquisto di strumentazione didattica per l’e-learning (apprendimento a distanza) per sostenere le famiglie che si trovano a vivere condizioni di temporanea difficoltà a seguito dell’emergenza sanitaria: